Una Chiesa che si protende verso il povero sociale. Una
idea che rapisce alla Chiesa un’intera classe sociale:l’operaia. La riprende con una dottrina sociale, con sue
associazioni, con i suoi profeti: i preti operai. Passano
all’idea: dalla giustizia, allo sviluppo, alla promozione. Il
tutto lo vuole la dignità umana. Io, non ne ho; Gesù, che
l’aveva, se l’è lasciata stracciare per comporre il suo
Vangelo: da poveri a piccoli. Un vuoto evangelico nella
dottrina sociale della Chiesa.
Negandomi il piacere del prendere per me e la soddisfazione
della eliminazione del nemico, io sciolgo la morte dell’amore.Da questa prima mia assoluzione si va sprigionando l’amore di Dio e dei fratelli. L’amore genera il bene. Il bene
viene aspirato dall’amore per me. Ai piccoli va il mio amore;
ma non trascuro neppure i poveri, ai quali mi sento inviato: è
questa la missione cristiana: fare dei poveri altrettanti piccoli.
I poveri restano i poveri naturali; quelli artificiali che chiamiamo
sociali ci sono stati rapiti da un’idea. La Chiesa del
nostro secolo ha subito un furto gravissimo: un’intera classe
sociale: quella operaia, ha abbandonato la Chiesa, per seguire
l’attrazione di quella idea. Per i poveri sociali è nata quella
idea; ha ostentato amore iniziale per essi; in realtà fu tutta
una finzione; di essi se ne è servita per farsi in potenza, e
quale potenza. Davanti a un furto così clamoroso, la Chiesa
non poteva tacere, e la sua parola si è fatta forte e vibrante.
1) L’idea sta muovendo i primi passi verso il declinare del
secolo scorso, ed ecco il grande Papa Leone XIII
affrontare in una lettera universale il farsi di una grave
questione sociale: quella operaia. Parla al potere economico:
dicendo ciò che non deve fare e indicando ciò
che deve promuovere verso la classe operaia. Parla al
potere economico, in favore di essa. Annuncia, denuncia,
fa giustizia sociale; ma non una parola sul fare il
piccolo. Dopo quella prima lettera, un susseguirsi ininterrotto,
fino a formare un corpo poderoso, che prende
il nome di Dottrina Sociale della Chiesa.
2) Non solo parla, ma chiama i suoi figli operai, ancora
fedeli, ad associarsi per portare la sua dottrina sociale
nel mondo del lavoro: fa nascere le Associazioni
Cristiane del Lavoratori Italiane (ACLI). Ma neppure
queste sfuggono al fascino di quella idea.
Allora manda alcuni dei suoi figli più cari e più fidati: i
preti. Ed ecco il drappello dei preti operai che entrano
nella fabbrica a lavorare a fianco dei fratelli, per riportarli
alla Chiesa di Cristo; e neppure essi sfuggono ai metodi di
lotta propri di quella idea. E i preti operai vengono richiamati.
La vocazione sociale della Chiesa va sempre più
affermandosi, e la sua dottrina sociale si va svolgendo
continuamente: dalla giustizia sociale, allo sviluppo economico,
sociale; alla promozione umana.
Ai nostri giorni si ha la netta impressione che questa sia
diventata la missione della Chiesa. ‘Dal parlare, dall’agire
e dallo scrivere della Chiesa se ne ricava la quasi identificazione
della missione della Chiesa con lo sviluppo economico,
sociale, e con la promozione umana - scrive così
una rivista missionaria, che così continua - Questa nuova
missione sociale la si fa derivare essenzialmente dalla
dignità della persona umana’. Avessi la dignità del mio
primo incominciare umano, quando fui battezzato di
amore Paterno e cresimato del suo Agente; ma Satana me
l’ha stracciata, facendo di me una sub-persona: la mia
razionalità al servizio della morte dell’amore.
Superanimalizzato: la mia razionalità è al totale servizio
del mio istinto. La mia dignità ora la posso recuperare solo
in un modo: facendo il piccolo: accettando e subendo alla
maniera divina: in silenzio e con amore quanto di ingiusto
il Padre mi fa pervenire. Per la promozione umana si
vogliono eliminare tutte le ingiustizie sociali; e che cosa
mi rimane per la mia promozione Pneumatica? Ci fu un
uomo carico di dignità umana e divina: Gesù di Nazareth;
se l’è lasciata stracciare dalla umana ingiustizia.
È questo il suo Vangelo: sono venuto a fare il piccolo, per
chiamare i poveri a fare il piccolo. Sento allora un gran
dolore che nella Dottrina Sociale della Chiesa ci sia un
grande vuoto evangelico: i poveri sociali, sì; ma non una
parola sul fare il piccolo.
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