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Il Figlio benefaciente per ottenere l’odio ecclesiale: fa
tanto bene in ogni direzione, e lo fa bene, riconosciuto
dalle persone di Chiesa. Ma proprio perché Figlio, che fa
il bene attendendo l’odio, svolgendolo.
Sulla linea Paterna, con un solo lamento: la morte eterna,
a Lui non è concessa.

 
Una nostra affermazione: ‘Al bene che io faccio, il Padre fa giungere l’odio che fa scorrere attraverso i miei fratelli’.
Una nostra valutazione: ‘Bene graziato: quello che
attende di essere odiato; bene disgraziato: quello che
attende di essere ripagato’.
Una reazione prevedibile: ‘Questo Padre non ci piace, non
lo accettiamo e te lo riconsegnamo’. L’abbiamo ripreso, e
con grande amore e pazienza cerchiamo di farlo conoscere
ancor meglio. Sapendo che solamente lo Pneuma può
farlo accogliere, questo Padre, e con grande riconoscenza.
Dio Padre mi ha beneficato all’umano ma ancor più al
divino: stabilendo con me sostanziale la sua comunione
insolubile. Da quella sua comunione discendente attende
l’odio della creatura, per rendermi possibile mediante la
sua libera morte la comunione ascendente con Lui. Tutto
l’odio di Satana si è scaricato sul Padre mio, e io inconsciamente
gli ho dato tutta la morte dell’amore che gli
occorreva. Ma ora, è tempo di passare alla lettura
Pneumatica del Dio Figlio.
Gesù ne fa tanto di bene, in tutte le direzioni: ammalati,
bisognosi, indemoniati. Il suo passaggio fa bene facente. È
la sintesi di Pietro: passò facendo del bene a tutti. E non è
che l’abbia fatto a qualche modo.
È l’ammirazione della gente: ha fatto bene ogni cosa!. Le
persone di Chiesa ebraica lo hanno dovuto riconoscere.
Siamo a Gerusalemme nell’ultimo inverno della sua vita;
è la festa della Dedicazione del Tempio. Ai suoi discorsi
non possono resistere, né controbattere; hanno un solo
modo per superarlo: riempire le mani di sassi per farlo
fuori a sassate. Ma la sua parola tiene in sospeso quella
esecuzione sommaria: ‘Vi ho mostrato molte opere buone
da parte del Padre: per quale di queste opere mi volete
lapidare?’. Hanno dovuto riconoscerlo: ‘Noi ti lapidiamo
non per un’opera, ma per una bestemmia: perché tu, che
sei uomo, fai te stesso Dio’. Ma noi sappiamo pure la
duplice finalità del bene compiuto: il bene sensibile doveva
funzionare da segno del bene Pneumatico, come pure
doveva dare svolgimento all’odio della sua Chiesa. Lo
abbiamo già ampiamente descritto, questo.
Prima accende l’odio umano, poi alimenta l’odio religioso;
fa dilagare l’odio ecclesiale; fa divampare l’odio dirigenziale,
e da ultimo dell’odio ufficiale ne fa un incendio.
Anela ardentemente a quel battesimo di odio ecclesiale.
Poiché Gesù ha dato pieno svolgimento all’odio umano
per procurarsi l’odio ecclesiale ufficiale, con tutto il bene
fatto puntava decisamente ad ottenere tutto quello che
occorreva per una sua distruzione fisica, morale, messianica,
divina, totale, pubblica e ufficiale. Dunque, il Figlio
è sulla stessa linea del Padre. Il Padre ama fino a fare il
piccolo. Fa il piccolo fino a farsi odiare. Si lascia odiare
fino a lasciarsi uccidere. Si lascia uccidere nel tempo, e
finanche per l’eterno. Così in Satana e nei suoi angeli, così
nella parte di umanità insalvabile. Un solo lamento da
parte del Figlio: ‘Perché mi hai abbandonato?’ cioè:
Perché non la morte eterna anche a me?

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