Non appropriabilità del bene visuato. Lo Pneuma mi salva
con questo nuovissimo bene: il visuato. La lucePneumatica mi fa specchiato: mi vedo e mi dico. La sintesi.
Avrei voracemente appropriato quel bene, ma lo
Pneuma mi ha prevenuto e me lo ha impedito.
Il piacere del bene:
1) Mi fa generare bene facile a vedersi: bene appariscente.
2) Mi fa mettere in mostra il bene capace di attirare: bene
attraente.
3) Mi fa convogliare su di me l’attenzione ben disposta:
bene disponente.
4) Mi fa aspirare la credibilità pronta ad aderire: bene aderente.
5) Mi fa divorare la gloria acclamante: bene gloriante.
6) Mi fa appropriare il bene che non ha nome: bene
vagante.
Tratto da vagante il bene divino fatto a me: quello di origine:
un corpo animato e uno spirito spiritato; non me ne
posso appropriarmi, ma tutte le qualità che vi vanno svolgendosi
le sento mie. Quello di impiego: lo spirito di
amore del Padre, Satana me lo ha assegnato, e in proprietà
mia; con esso mi vado appropriando del bene Figliale,
tutto fideato. Tratto da vagante il bene divino che io con
Dio faccio ai miei fratelli:
1) Nei tempi passati: l’appropriazione di quel bene fu
sommamente facile per un sentire, per un ambiente
sociale, per la efficacia di certe verità che ingeneravano
paura.
2) I tempi presenti mi fanno luce e mi fanno capire che il
bene fideato non è assolutamente mio. Lo Pneuma
Figliale, che ben conduce i tempi nuovi, va riducendo
la produzione del bene fideato, e noi dobbiamo constatare
il suo progressivo esaurimento, soprattutto nelle
nuove generazioni.
La lezione del momento presente mi è chiarissima e convincente:
il bene fideato fatto ai tuoi fratelli non è tuo. Lo
Pneuma Figliale si è addormentato; e tu, prete, del bene
non ne puoi fare più.
È qui che crolla il sacerdote dei nostri giorni: se non sono
più valido a fare del bene ai fratelli, allora ti pianto in asso,
e me ne vado per i fatti miei. Questo avrebbe potuto capitare
anche a noi, se non ci avesse raggiunto questo bene nuovissimo.
Per esso, ci occorreva un nome nuovo, e glielo
abbiamo dato: Bene Visuato lo abbiamo chiamato. È un
bene che ci si è fatto dentro mediante una visione, ben
diversa da altre visioni interiori in cui si vedono realtà celestiali.
Non è una visione oculare, e neppure puramente intellettuale;
è una visione Pneumatica realizzata sul mio reale.
Lo Pneuma dispone di una luce meravigliosa che può filtrare
l’essere umano, e farlo del tutto specchiato. Al farsi di
quella luce non potevo non guardarmi, non vedermi, non
leggermi, non dirmi. Mi sono detto subito ai fratelli, perché
sentivo che quel bene non era solo per me, ma per tutti loro.
Mi si è fatto così il bene visuato. Esso si compone di una
visione vera e propria di me stesso, e di una apertura.
1) Mi sono visto incominciato con umana concezione, con
un battesimo cresimato Paterno. Mi sono visto infernalizzato
da Satana, che mi ha computerizzato e programmato:
ti amerai, e odierai per tutta la vita presente.
2) Il mio pieno di disgrazia mi ha aperto al mio battesimo
Figliale cosciente. Con questo ho potuto lanciarmi sulla
via della metamorfosi cristiana, mediante la mia duplice
morte libera.
Voracemente mi sarei appropriato del nuovissimo bene
visuato, se lo Pneuma non mi avesse prevenuto per impedirmelo.
L’essere specchiato, l’essere illuminato, la lettura,
la specialità del medico dell’amore non sono realtà
nostre, e non ce ne dobbiamo appropriare.
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