Ormai, carissimi studenti/studiosi/amanti, a questo
punto siete in piena fase teologica, e non si può non chiamarviche ‘teologi’ ardenti: teologi, per quello che state
approfondendo; ardenti, per come lo state facendo.
Questa teologia Pneumatica, però, a differenza dell’altra
- pur rispettabilissima in tutti i suoi aspetti - vi sta trasformando,
come in una metamorfosi naturale e meravigliosa,
ad immagine di quella Verità che state sbocconcellando,
piano piano, rigirandovi sulle vostre poltrone e sui
vostri banchi di studio improvvisati. Comprendendo che
non si può più, a questo punto, fare a meno di questa regale
e brillantissima luce bramata inconsciamente, ed ora
uscita alla luce, appunto.
Lo scintillio degli occhi della vostra anima garantiscono
questo vostro percorso; ma ancor di più, il vaglio della
realtà quotidiana, finora considerata l’ostacolo permanente
sul cammino, ora si rivela, a questo specchio, essere
solamente l’altro volto della nostra pigrizia, della
nostra indifferenza, della nostra lentezza, e di tante altre
tristi realtà che ora, confrontate in lontananza, non possono
altro che farci apparire meglio e più ancora di prima
la nostra prossima, vicina, tanto attesa aurora nascente
dell’anima.
E ritorniamo, allora, a scrutare gioiosi,
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