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Il piccolo Figliale Gesù lo vuole appariscente. Si prepara
un odio appariscente. Remotamente glielo prepara il
Padre. Nel suo presente, Lui lo fa svolgere: accende l’odio
umano. Alimenta l’odio religioso. Fa dilagare l’odio
ecclesiale. Fa divampare l’odio dirigenziale. Vuole l’incendio
di odio della dirigenza ufficiale.

Col mio continuo rinnegarmi l’amore di odio, metto in circolazione
il bene che faccio, che è piacevolissimo
all’amore per me. Me lo prendo e me lo gusto con immenso
piacere. Il piacere mi inganna: è l’inganno del bene. Lo
è, ingannevole, quello che trova, ancor più quello che produce.
L’amore per me mi fa diventare generatore di bene
appariscente. Lo è quello sociale, lo è pure quello ecclesiale:
il reale caritativo, il legale, l’associativo.
Un solo bene ecclesiale appariscente non si fa male: il
bene reale sacrificale, che sinteticamente prendo a chiamare
il piccolo creaturale, in derivazione dal piccolo
Figliale e dal piccolo Paternale.
Piccolo creaturale: è il mio fare il piccolo (sono una creatura).
È un bene ecclesiale che Gesù vuole appariscente,
perché deve manifestare il piccolo Paternale, affinché questo
venga glorificato. Il mio piccolo creaturale lo vuole
appariscente. E il suo piccolo Figliale come lo ha voluto?
È il suo piccolo che Lui ha gestito personalmente, dispiegando
una potenza che è specifica del piccolo Figliale.
Gesù crea la cosa più difficile: la appariscenza del piccolo
Figliale. Al piccolo Figliale occorre il piccolo Paternale,
e a questo ci pensa il Padre, il quale incarnandosi nella sua
lunga storia ecclesiale ebraica per preparare al Figlio
l’odio della sua Chiesa privilegiata Paterna vi subisce una
morte immensa, vasta e profonda.
Il Padre gestisce remotamente l’odio ecclesiale occorrente
al piccolo Figliale. Nel suo presente lo prende in mano
il Figlio, e gli dà graduale, insensato e infallibile svolgimento.
Volgendolo verso di Lui.
1) Accende un odio umano intervenendo in modo drastico
sul mercato che si sta svolgendo negli atri del
Tempio di Gerusalemme.
2) Quello poi, lo alimenta con odio religioso: toccando il
materiale religioso.
a) Tocca Dio e se ne arroga il potere di perdonare i peccati
degli uomini.
b) Tocca i pubblici peccatori mangiando e bevendo con
loro, familiarizzando con essi.
c) Tocca la pratica del digiuno, permettendo ai suoi di
far cadere l’uso del digiuno bisettimanale.
d) Tocca il Sabato: giorno consacrato esclusivamente a
Dio col culto religioso: lo lascia violare dai suoi.
e) Tocca il Sabato: violandolo Lui stesso con una guarigione
di mano rattrappita nel mezzo della Sinagoga.
3) Poi lo fa dilagare in odio ecclesiale. Per formare una
sua Chiesa nuova, Gesù mette mano alla vecchia
Chiesa ebraica.
a) Prima attira a sé con la Parola e con i miracoli.
b) Quelli che attira li convoglia: dà loro una sola
voglia: quella di fare il piccolo.
c) Quelli che convoglia, li distoglie dalle persone di
Chiesa. Indirettamente: Gesù è un convinto che convince
facilmente con autentiche novità.
Direttamente: comanda ai suoi di lasciare quelle
guide cieche.
Lo sono perché:
1) I precetti divini li sostituiscono con precetti umani.
2) Sostituiscono l’anima divina del precetto: amore di
Dio, con un animo umano: amore per sé.
3) Fanno discepoli non per Dio, ma per sé.
4) Invertono i valori religiosi del Tempio e dell’altare.
5) Sostituiscono pesi morali gravi con dei leggeri.
6) La giustizia reale sostituita dalla legale.
7) La santità reale sostituita da quella legale.
4) Da ultimo, fa divampare l’odio dirigenziale, trionfando
sulla morte e trionfando sulla intera nazione. Quando
l’odio è ufficiale dirigenziale, allora l’incendio è pronto,
e Lui si inoltra in silenzio e con amore. Da umano,
a religioso, a dirigenziale, a ufficiale. Dall’odio ecclesiale
dei grandi ha dato il massimo della apparenza,
perché il piccolo Figliale fosse a tutti manifesto. Odio
appariscente, quindi, per il suo fare il piccolo.

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